22 nov 2022

Anche io sono caduta vittima dei connards che piratano i libri

Ci siamo, è successo a milioni di autori e logicamente prima o poi doveva succedere anche a me.
Ça va sans dire.
Qualcuno ha pensato bene, dopo aver acquistato il mio ultimo romance Fidati di me, di usare uno di quei maledetti programmi per craccare i DRM Adobe e l’ha passato a S.
Chi è S.?
La proprietaria del sito italyparadise.net che prima si chiama Da solo, Hawk Legend, Dreamland, Paradiso Italiano e tanti altri nomi.
S. ha messo sul suo sito e su quello di un suo amico il mio libro e per di più si fa pure pagare da quelli che lo scaricano.
Come si chiama questo?
Essere connards?
Oui, certamente.
Ma anche essere ladri.

Un mio caro amico, che è pure avvocato, mi ha aiutato e ha fatto rimuovere il libro, aiutandomi a scrivere a questa S.
È stato fatto presente che siccome il reato informatico è avvenuto in Italia, la legge 633/1941 non è stata rispettata e quindi è stato commesso un reato.
Vi cito qui uno stralcio della risposta di S.:

"È un problema, ma la rete è piena di questi libri, regolarmente acquistati si capisce [...] lei sa, come me, che bisogna rispettare una DMCA, vi risparmio anche questa. Ma succederà ancora, e ancora, e ancora."

Vi sembra giusto quel che dice?
Dunque se uno acquista un prodotto editoriale, musicale, digitale o che sia, ha tutto il diritto di piratarlo perché ormai è suo!
Ma S. è scema o, come si dice in Italia, paracula?
I diritti d’autore o DMCA servono per difendere il lavoro degli autori, non per giustificare i connards ladri de mérde che rubano e piratano.
Autori, state in campana e denunciate il sito Italy Paradise, se volete preservare i vostri lavori!